Al Nine Bowl di Reggio Emilia, il prossimo 7 luglio, ci andranno gli Elephants. Sono stati loro ad avere la meglio per 37-12 sul polveroso campo di Catania che ha rappresentato una vera insidia per i Ranocchi Angels, battuti senza aver potuto esprimere il loro gioco.
“E’ stata comunque un’annata ricca di stimoli – commenta il presidente Frank Fabbri -: abbiamo disputato otto battaglie molto belle e faccio i complimenti alla squadra che ha saputo interpretarle bene. Purtroppo quest’ultima non è andata come sognavamo, in finale ci vanno gli Elephants con cui mi congratulo. Voglio ringraziare i nostri sponsor, da Ranocchi a Banca Generali ad Hermes Biagiotti: questa trasferta è stata molto costosa ma non ci hanno fatto mancare il loro sostegno”.
Gli Angels ci hanno provato, ma si sono dovuti arrendere sul campo in terra dei siciliani, più abituati a giocare su un terreno molto diverso. L’altra grossa difficoltà è stata la lunga trasferta: il treno notturno che avrebbe dovuto portare a destinazione i pesaresi alle 10 del mattino ha accumulato 4 ore di ritardo, perciò la squadra è arrivata a Catania soltanto un paio d’ore prima del match: “La stanchezza del viaggio si è fatta sentire: non è l’unica ragione per la quale non siamo riusciti a giocare ai nostri livelli, ma ha inciso sicuramente in percentuale sulla prestazione dei ragazzi” conclude il presidente.
Coach Angeloni aveva impostato la difesa per contenere i lanci dei siciliani ma le vere difficoltà sono nate in attacco: “Non ci riusciva niente – dice -, su questo campo misto di terra e sabbia era complicato stare in piedi, si scivolava ogni volta che si tentavano delle accelerazioni o cambi di direzione, questo ha finito per innervosire i giocatori, mentre gli Elephants ci sono abituati. Siamo andati sotto 14-0, all’intervallo ho cercato di tranquillizzare la squadra e qualcosa di meglio si è visto nella ripresa, ma ormai era troppo tardi”.
I Ranocchi avrebbero voluto sfruttare maggiormente la loro velocità, ma non ci sono riusciti, subendo spesso anche degli intercetti da parte della difesa di casa che hanno minato le sicurezze della la truppa. Sul 30-12, dopo un pant e un touch-down, le speranze si erano riaccese ma la trasformazione successiva non è riuscita e quando Catania nell’ultimo quarto ha segnato di nuovo è sceso il sipario su una stagione che resta comunque eccellente. (ph. fotopop.it)