Ranocchi UTA sconfitti dai Ducks (34-7)

Il ‘ritorno’ a Forlì giocato ancora senza americani

“In questo momento il nostro faro è spento. E i ragazzi avvertono la sua mancanza, tanto da risentirne anche a livello morale e non solo tecnico-tattico”. Così il presidente dei Ranocchi UTA, Frank Fabbri, commenta la seconda sconfitta di questo campionato iniziato ad handicap. Ancora senza americani (Germany infortunato, Quinn non ancora arrivato in Italia), la squadra di Gerbaldi ha ceduto le armi sul campo di Forlì ai Ducks Roma (34-7 il risultato) nel corso di un secondo tempo che Fabbri definisce “deludente”.

 

Poi spiega: “Eravamo riusciti a raddrizzare la gara con il touch-down di Bartolini, il suo primo in serie A e per questo mi complimento con Marco – sottolinea – ma poi non eravamo attrezzati abbastanza per reggere l’urto della loro esperienza: sono andati a segno coi giocatori della Nazionale ben imbeccati da un qb americano. E ho detto tutto”.


Sul 14-0 per i Ducks, la reazione di Uta aveva fatto ben sperare e si era tornati in spogliatoi confidando di potersela giocare anche perché la difesa reggeva abbastanza bene, ma l’illusione è svanita presto: “Abbiamo fatto uno sforzo superiore al possibile – ammette coach Gerbaldi – e per un po’ siamo riusciti a tenere. Ma poi se non riesci a replicare in attacco l’avversario se ne va e non ci puoi fare molto. Hanno dilagato solo nel finale e di questo sono orgoglioso, poi ho cercato di far giocare un po’ tutti perché era giusto così. Abbiamo comunque dimostrato che qualcosa dentro questa squadra c’è, ma se gli avversari si presentano con tre americani e noi con zero a questi livelli lo paghi. Peccato, perché così abbiamo compromesso il nostro campionato che poteva avere premesse differenti”. Domenica prossima contro i Panthers Parma l’attesa debutto a Pesaro, si spera con l’organico al completo.

L’ufficio stampa

 

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