Gara combattuta anche contro i Seamen
Non cambia il risultato (Uta sconfitta 27-7) ma qualcosa è cambiato nella consapevolezza della squadra di Francesco Sclafani. Anche contro i Seamen, i suoi uomini hanno giocato una partita all’altezza, pur confermando le difficoltà a segnare: “Ma c’eravamo sempre nel vivo del gioco” sottolinea il coach.
L’impatto è stato tosto, però: i Seamen schiacciano quasi in end-zone l’attacco di casa nelle prime battute e il rischio corso è grave, poi Spada calcia via la paura. Quando tocca a Milano, gli ospiti sfruttano subito un bel lancio del qb oriundo Zahradka che porta l’attaco lombardo a 2 yards dalla meta: e alla fine, Milano entra sfondando letteralmente di peso per il primo touch-down. Trasformazione a segno ed è 7-0. Pesaro reagisce con due lanci completati per Frazzetto, ma poi non si concretizza e si paga a caro prezzo lo slalom di Bonaparte, che va a depositare il 13-0. Milano sceglie la trasformazione da due punti ma viene stoppata dalla difesa. C’è l’opportunità di accorciare prima dell’intervallo ma il field-goal calciato da Spada a 1” dal riposo sfila fuori, a lato del palo. E i Seamen puniscono subito a inizio ripresa con una corsa dell’americano Paul Morant, che sigla il 20-0.
Una palla persa dal qb Chase induce Sclafani a cambiare la regia: dentro Aldo Fiordoro. La sua intesa con Spada è vecchia di anni e si vede: il lancio è perfetto, la ricezione altrettanto, ed è touch-down. Lo stesso n.84 di Uta effettua la trasformazione e Pesaro ci crede: 20-7. L’entusiasmo cresce e l’ultimo quarto inizia con un altro piglio per i padroni di casa: un fumble ricoperto dalla difesa regala un’opportunità che Iacovelli ripaga con una gran corsa. I Ranocchi sono a un passo dal secondo touch-down, ma tutti i tentativi vanno a vuoto. L’ultimo, con Gualandi a cui sfugge la palla in tuffo, è davvero sfortunato. La difesa dei Ranocchi reagisce con rabbia e ferma in breve tempo Milano, restituendo un’altra opportunità al reparto offensivo ma qui arriva il gran gesto atletico di Morant, che intercetta. Il morale crolla e si subìsce un’altra segnatura dai Seamen con Bonaparte. E’ finita, ma la sensazione è che questa squadra abbia finito di pagare lo scotto della matricola. Le due migliori partite le ha fatte contro le più forti, quelle che si giocheranno lo scudetto.
L’ufficio stampa