Scheda giocatore
Nome e Cognome | Mattia Gualandi |
Soprannome | Guala |
Data di nascita | 10/03/1992 |
Ruolo negli UTA | Giocatore |
Ruolo Attuale | Receiver/Tight End |
Numero di maglia | 19 |
Altezza / Peso | 186 / 80 |
Città di provenienza | Bologna |
Professione | Studente |
Anni di esperienza nel football | 10 |
Storia e intervista
In quali squadre hai giocato prima degli UTA?
Warriors Bologna, Dives Bologna, Ravens Imola, Titans Romagna
Quando e come ti sei avvicinato al football?
Presentazione dello sport a scuola da parte dei Doves Bologna nel 2007
Quale è stato il tuo percorso di crescita personale nel football?
Inizialmente giocavo quarterback, poi ho voluto provare ricevitore al mio ultimo anno di under18. Mi trovai molto bene fin da subito in questo ruolo. Negli anni ho avuto la fortuna di far parte del Blue Team junior, prima, e del Blue Team senior poi. Con i Ravens Imola abbiamo vinto nel 2012 il campionato di under21 e nel 2016 con gli UTA abbiamo vinto il titolo di seconda divisione.
Hai raggiunto qualche particolare obiettivo nel football?
Ho giocato nel Blue Team junior e senior. Ho inoltre vinto nel 2012 coi Ravens Imola il campionato under21 e con gli UTA il campionato di Lenaf.
Qual’è la tua partita preferita e perché?
Semifinale a Reggio Emilia contro gli Hogs. È stata quella, a mio parere, la vera finale. Loro molto forti e con tutti i pronostici dalla loro dato che erano i campioni d’Italia e, dall’altra parte, noi che eravamo considerati “quelli col girone facile” . La partita è stata una delle più emozionanti che abbia mai giocato e visto. Parlando da attaccante, il nostro gioco aereo ha fatto paura, grazie soprattutto alla linea che ha dato la possibilità al tutto di potersi svolgere. Da fuori deve essere stato davvero uno spettacolo.
Qual è il tuo metodo di allenamento in campo e in palestra?
In campo mi affido ciecamente ai coaches. In palestra seguiamo una routine preparataci appositamente, con due giorni di massimali ed un giorno di scarico.
Che obiettivi individuali hai per questo campionato?
Non mi piace darmi un limite fissandomi degli obbiettivi.
Il tuo ricordo più bello riguardo il Football?
Cene sono due in particolare: la prima partita con la nazionale senior e il fischio finale della semifinale contro Reggio.
Il football ha migliorato la tua vita? in cosa?
Nel football si è dei soldati prima di essere giocatori. Senza la disciplina non ci si migliora e non si aiuta la squadra a crescere. Il football mi ha insegnato prevalentemente il rispetto per gli altri, a non mollare mai anche quando si pensa di non potercela fare ed a cooperare con gli altri, a fare gioco di squadra.
Come hai vissuto l’unione tra Angels e Titans?
Avevo già fatto parte di una squadra ottenuta con l’unione di altre società (l’under21 dei Ravens nel 2012 è stata formata con l’unione di Warriors, Aquile, Ravens e Chiefs) e fin da subito ho avuto le stesse sensazioni di quel anno. Si è creato un gruppo fantastico che è stata la cosa che, più di tutte, ci ha portato a vincere il titolo con una perfect season.
Quanta strada fai ogni settimana per andare ad allenarti?
150km